lunedì 7 aprile 2014

IL CINEMATOGRAFO

Dopo un attenta lettura posso affermare che una delle espressioni più ricorrenti all'interno di tutto il  testo sono le parole di Serafino Gubbio (trama) che in diversi punti del romanzo si definisce come:

"una mano che gira la manovella"

La manovella a cui fa riferimento Gubbio è quella della cinepresa, e l'espressione qui sopra riportata sintetizza la concezione sospettosa e dispregiativa che Pirandello fa trasparire nel corso di tutto il romanzo riguardo la diffusione del cinema (ancora solo agli inizi nei primi anni del '900) dovuta all'innovazione tecnologica che ha permesso la nascita di questo nuovo strumento e di conseguenza di questo nuovo sistema di interazione con la società.


                                                                Cinepresa a manovella, per pellicole 35mm




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