mercoledì 28 maggio 2014

IL FUCILE

“non ho la freddezza di star lì fermo a prender bene la mira per colpirla dove va colpita. Non so sparare; non so imbracciare il fucile
(tratto da quaderno IV, paragrafo III, pag 154)

“Il berretto di velluto nero in capo, dalla lunga visiera, la giubba rossa, una tromba da caccia, d'ottone, a tracolla, i calzoni bianchi, di pelle, aderenti alle cosce, gli stivali con gli sproni, il fucile in mano: ecco, era pronto.”
(tratto da Quaderno VII, paragrafo IV, pag 273)

“così che seguitò la mano a obbedire anche quando con terrore io vidi il Nuti distrarre dalla belva la mira e volgere lentamente la punta del fucile là dove poc'anzi aveva aperto tra le frondi lo spiraglio, e sparare”
(tratto da Quaderno VII, paragrafo IV, pag 275)

Il fucile ripreso in questi passi assume una funzione fondamentale alla fine del romanzo, in quanto è strettamente collegato al delitto che Gubbio assiste proprio davanti ai suoi occhi e a quelli del cinematografo, che riprende la terribile scena.
Per informazioni sul fucile cliccare sul link.



un antico fucile da caccia

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